Documento vaticano e sinodo episcopale provano a imporre propaganda "LGBT" alla Chiesa.
Accadrà anche a Dublino per l'Incontro Mondiale delle Famiglie
Le sei sfide antropologiche dell’instrumentum laboris presentato ieri 19 giugno in vista del Sinodo dei giovani [qui]
sono un elenco di questioni che è difficile definire nuove. Come il
fatto che i «giovani non condividono» gli insegnamenti della Chiesa su
«contraccezione, aborto, omosessualità, convivenza, matrimonio».
E su tutto ricompare il compito «centrale» svolto dalla coscienza. È il
cuore del cosiddetto «nuovo paradigma» visto all'opera nel Sinodo
precedente sulla Famiglia.
Il testo insinua che le principali domande dei giovani [Cattolici] di oggi riguardino sesso, omosessualità e femminismo.
Tuttavia, un incontro preparatorio a inizio anno aveva mostrato che le
principali domande tra i giovani Cattolici riguardavano la Vecchia Messa
in latino. Ma il Vaticano non le vuole ascoltare.
Il documento è ovviamente scritto da propagandisti gay. Per la prima
volta, un documento Vaticano usa il termine di propaganda "LGBT" per
descrivere quello che la Bibbia definisce "abominio".
Inoltre, il documento fa riferimento ai compagni di letto omosessuali
nella stessa frase come a coniugi sposati, implicando l'equivalenza tra
peccato mortale e un sacramento della Chiesa.
Il cardinale pro-omosessuali Lorenzo Baldisseri durante la presentazione
del documento ha detto che la Chiesa è "aperta" ai gay: "Non vogliamo
essere chiusi in noi stessi".
Nondimeno, la tolleranza di Baldisseri non si estende ai Cattolici praticanti. [Fonte]
* * *
Non meno inquietante la presenza di James Martin, il sacerdote gesuita
che usa i social media per difendere l’omosessualità nella Chiesa
cattolica, all’Incontro Mondiale delle Famiglie 2018 che si svolgerà a di Dublino nel prossimo mese di agosto con la partecipazione anche del papa e avrà per tema l'Amoris Laetitia. Su invito del Vaticano egli terrà a Dublino una relazione dal titolo: “Esplorare come le parrocchie possano sostenere le famiglie con membri che si identificano come LGBT”.
Così scrive James Martin sui social: “Su invito del Dicastero Vaticano
per i Laici, la Famiglia e la Vita, e dell’Arcidiocesi di Dublino,
parlerò all’Incontro Mondiale delle Famiglie di agosto, come parte della
visita di Papa Francesco in Irlanda, su come la Chiesa possa accogliere
le famiglie con membri LGBT”. “Il mio invito invia un messaggio chiaro e
forte dal Vaticano ai cattolici LGBT, ai loro genitori e alle loro
famiglie: voi appartenete e siete i benvenuti”. [vedi]
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