Vulcano Kilauea, crescono le paure di un’eruzione esplosiva: potrebbe scagliare rocce dal peso di 10 tonnellate fino a 200 km/h [GALLERY]

Kilauea, Hawaii

Le condizioni all’interno del vulcano stanno cambiando in maniera tale da far pensare ad un’esplosione in circa una settimana. Quello che potrebbe accadere non è un’eruzione di gas vulcanici, bensì del vapore creato dall’incontro tra la lava e le acque sotterranee

Il vulcano Kilauea sta eruttando da una settimana sulla Grande Isola delle Hawaii, costringendo all’evacuazione migliaia di persone, distruggendo quasi 40 strutture e minacciando un impianto geotermico. Ora la sua furia porta a temere anche un’eruzione esplosiva per i prossimi giorni o le prossime settimane. Gli esperti temono che il vulcano potrebbe emettere cenere e rocce dalle dimensioni di un frigorifero fino a diversi chilometri di altezza.
Gli scienziati affermano che l’esplosione non sarà una minaccia per la vita dei residenti se rispetteranno il divieto di stare lontani dalle aree chiuse del parco nazionale. Il pericolo sarebbe quello di essere colpiti da rocce dal peso di 10 tonnellate che potrebbero essere scagliate dal vulcano fino a velocità di 200 km/h. La nuova minaccia di un’esplosione potrebbe bloccare il traffico aereo presso i due aeroporti principali della Grande Isola.
Gli esperti affermano che le condizioni all’interno del vulcano stanno cambiando in maniera tale da far pensare ad un’esplosione in circa una settimana. Quello che potrebbe accadere non è un’eruzione di gas vulcanici, bensì del vapore creato dall’incontro tra la lava e le acque sotterranee, che sarebbe intrappolato nel condotto a causa del crollo delle sue stesse pareti.  Il problema, a monte, dipende dalla lava che si sta ritirando molto in fretta all’interno del vulcano. Gli scienziati prevedono che entro pochi giorni scenderà sotto il livello delle acque sotterranee, innescando il meccanismo che porterà all’eruzione esplosiva.
Nel 1924, un’eruzione simile ha lanciato frammenti di roccia, cenere e vapore fino a 9 km di altezza per circa due settimane e mezzo. Se dovesse verificarsi un’altra esplosione, la zona di pericolo si estenderebbe fino ai 5 km intorno alla cima del vulcano, territorio che rientra interamente entro i confini del parco nazionale. C’è una piccola città che si trova a circa 4,8 km dalla vetta del vulcano, non a caso chiamata proprio Volcano, abitata da 2.500 persone. Una residente 29enne, Avani Love, si è trasferita sulla Grande Isola circa un mese fa. Nonostante abbia scoperto di aver perso la propria casa, avverte un senso di rinnovamento portato da Pele, la dea hawaiana dei vulcani, per correggere il sovraffollamento della sua terra. Avani ha affermato: “Quando succede questo, è il modo di Pele di pulire la terra dalle case e risanare il luogo”.
In molti temono anche che l’esplosione possa innescare ulteriori scosse di terremoto, oltre alle migliaia che da una settimana scuotono la Grande Isola. Tina Neal, scienziata dell’Osservatorio Vulcanologico delle Hawaii, ha spiegato che le esplosioni temute non sono in grado di generare scosse di terremoto simili a quelle avvertite nei giorni scorsi. Anzi, esiste una relazione quasi opposta: il 9 maggio scorso, c’è stato un terremoto di magnitudo 2.8 che ha fatto crollare parti delle pareti del condotto che poi hanno dato origine ad una piccola esplosione.

Per approfondire http://www.meteoweb.eu/foto/vulcano-kilauea-eruzione-hawaii-2/id/1091981/#1qmM15sLO0sUbwhF.99

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